Estate 2017 in camper all’insegna di un turismo itinerante!
(…questa vacanza accontenterà sia chi ama la montagna e sia chi ama il mare …)
Si parte in camper e l’equipaggio è di tre persone: io, mia moglie e mio figlio.
Imbocchiamo la A4 Torino-Venezia e proseguiamo sulla A27 la Mestre – Belluno fino a Pian di Vedoia (BL) per poi prendere la SS 51 fino a Cortina D’Ampezzo.
Decidiamo, una volta arrivati sul posto, di andare al Camping Cortina che dista circa due chilometri dal Centro di Cortina e, anche se subito fuori dal Campeggio esiste un servizio di autobus che collega il Camping al paese, decidiamo di andare a piedi per poter tranquillamente ammirare la bellezza paesaggistica che ci circonda. Per noi l‘immagine che ci rimanda a Cortina è sempre stata quella invernale legata alla stagione sciistica ed è bellissimo ammirarla anche in questa stagione; i prati sono talmente ben curati che sembrano tanti campi da golf e le montagne appena innevate sono una degna cornice. La maggioranza delle case poi, sono costruite con un uso sapiente del legno ed abbellite da fiori e piante.
Cortina D’Ampezzo – Sentiero campestre
Dopo aver visitato il Centro del paese con tanti bei negozi ed una bella via pedonale ed essere capitati ad un evento in piazza, gratuito, dove abbiamo potuto mangiare del formaggio stagionato, bere un buon bicchiere vino secco e un ottimo gelato artigianale, rientriamo in campeggio ripercorrendo la stessa strada dell’andata.
Ci svegliamo di buon mattino per raggiungere le bellissime “Tre Cime” di Lavaredo. Da Cortina prendiamo un autobus che ci porta fino al lago di Misurina definito la “Perla delle Dolomiti” proprio per la sua straordinaria bellezza. In attesa del pullman che ci porterà a Lavaredo, ne approfittiamo per passeggiare lungo le sue sponde ed ammirare le montagne che fanno da sfondo e l’acqua limpida di questo lago.
Il pullman è ormai arrivato e dopo breve tempo ci lascia nel piazzale a Lavaredo.
Ci attende una ripida salita che porta al percorso da seguire per raggiungere le “Tre Cime”. Distese di prati verdi e montagne si offrono alla nostra vista mentre a sinistra si stagliano loro le “Tre Cime”. Lo spettacolo è da mozzafiato!
Inizialmente avevamo pensato di vedere solo un versante della montagna ma poi sarebbe stato davvero un peccato non ammirarle da ogni parte e quindi decidiamo di fare il giro completo. Durata circa quattro ore tra salite, discese e percorsi poco agevoli.
Faticoso per i poco allenati, ma ne vale davvero la pena..
Lungo il percorso ci fermiamo al Rifugio Lavaredo a bere qualcosa di caldo.
Prossima meta Tarvisio (UD) città dove nacque mio suocero e che mia moglie non aveva mai avuto occasione di visitare.
Raggiungiamo nel primo pomeriggio l’Area Camper Fusine situata in un bellissimo contesto naturale a circa 5 km da Tarvisio e a pochissimi chilometri sia dal confine sloveno che austriaco.
La giornata è splendida e decidiamo di passare il confine in bicicletta andando fino a Kranjska Gora (Slovenia) che dista appena una decina di chilometri dall’Area di Sosta.
La pista ciclabile molto bella e prevalentemente pianeggiante, attraversa splendidi boschi e villaggi molto caratteristici.
La cittadina è una località alpina votata al turismo sia invernale che estivo, molto ben organizzata e conosciuta in tutta europa.
L’indomani ci svegliamo pronti ad andare a visitare i laghi di Fusine. Il lago inferiore è veramente bello e gli alberi che fanno da cornice, si specchiano nelle sue acque trasparentissime dal colore verde turchese. Il lago superiore non lo è altrettanto anche se il pianoro è un solarium molto invitante.
Lago Inferiore di Fusine – Tarvisio
Decidiamo di tornare a Tarvisio per mangiare il famoso frico, un piatto tipico friulano fatto con le patate, le cipolle ed il formaggio montasio.
Siamo soliti prepararlo ogni tanto anche noi a casa nostra ma, nel ristorante dove siamo andati, l’abbiamo assaggiato nella versione senza patate e siamo rimasti un po’ delusi.. (scopriamo in seguito che esistono le due versioni con o senza patate). Noi optiamo decisamente per la prima versione!
Altra tappa del nostro viaggio: Villach in Austria.
Questa ridente cittadina è bagnata dal fiume Drava e dopo aver superato l’antico ponte, ci dirigiamo verso il centro storico della città fino ad arrivare nell’immensa Piazza Hauntplaz, piena di negozi, bar, ristoranti e hotel .
Passiamo vicino al famoso birrificio Villacher , che scatena in noi la voglia di dissetarci.
Un grazioso pub, il Villacher Brauhof fa giusto al caso nostro per mangiare qualcosa ma soprattutto sorseggiare fantastici boccali di birra rossa e bionda con spuntini locali veramente appetitosi.
Riprendiamo il nostro camper per tornare in Italia, dietro consiglio del nostro navigatore, passando dalla Slovenia. Lasciamo quindi la strada principale per imboccare una strada che pian piano inizia a salire.
Ad un certo punto notiamo cartelli che sconsigliano la salita ai caravan e subito dopo cartelli con l’ indicazione della pendenza stradale fino al 18 %. Non nascondo che inizio ad avere qualche preoccupazione sulla possibilità di continuare a salire con il camper, ma tornare indietro è impossibile perché la strada si restringe e non ci sono piazzole per effettuare una inversione di marcia .
La salita è sempre più ripida e sono costretto a inserire la prima marcia anche per lunghi tratti: sento il mio mezzo ansimare dallo sforzo come mai prima di adesso e quando ormai la lancetta della temperatura del motore si avvicina alla zona rossa, eccoci arrivati in cima proiettati in discesa verso la Slovenia. Qui apro una parentesi: a nostra insaputa quel pomeriggio siamo passati dal valico di Wurzenpass che non è tra i più alti della Slovenia ma che ha tratti di pendenza stradale fino al 18% ; fino ad alcuni anni fa, quando rappresentava una delle poche via di transito da Austria e Slovenia, era in uso, nei tratti più ripidi fornire aiuto, dietro pagamento di una somma in denaro , ai malcapitati che con il proprio mezzo non riuscivano a proseguire.
Oggi si riparte con destinazione Lubiana.
Dopo qualche chilometro in Slovenia, approfittiamo dei prezzi più bassi del gasolio per fare il pieno e acquistiamo la vignetta autostradale che ci servirà per arrivare fino in Croazia. La distanza da Tarvisio a Lubiana è di poco superiore ai 120 km quindi possiamo prendercela comoda e fermarci a visitare il lago di Bled .
Appena arrivati rimaniamo un pò delusi dai troppi hotel e ristoranti che hanno trasformato questo delizioso lago alpino in un’anonima e per niente tipica località turistica.
L ‘isoletta posta al centro del lago ed il castello che la sovrasta, non riescono del tutto a stemperare la nostra delusione.
Si riparte alla volta di Lubiana dove arriviamo a metà pomeriggio presso il Ljubljana Resort Hotel & Camp.
Il campeggio dista 6 km dal centro di Lubiana, facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.
Lubiana è la piccola capitale della Slovenia. Romantica e ricca di storia, vivace e piena di attrazioni, con i suoi magnifici paesaggi, la straordinaria architettura ed il ricco patrimonio culturale (frutto di scambi e contaminazioni). E non si fa fatica a scoprire i suoi tesori, tutti a portata di mano, raggiungibili con una passeggiata . Sulla collina, il castello domina e osserva dall’alto la città attraversata dal fiume Ljubljanica , ed è nel centro storico che troviamo i maggiori monumenti e i posti più interessanti, come i musei e le gallerie d’ arte o come il mercato centrale, dove trova praticamente qualsiasi cosa: alimenti di tutti i tipi (verdura, salumi, spezie, frutta, erbe, carne, pesce, miele), fiori e piante, prodotti dell’artigianato locale, specialità slovene come il prosciutto del Carso, il paté di cavallo, pane fatto in casa, formaggi gustosi, tentazioni continue all’assaggio e all’acquisto a cui è davvero difficile resistere . La città conserva la sua impronta storica: medioevale, barocca o liberty. I ponti sono un elemento caratteristico della capitale slovena. Numerosi attraversano il Ljubljanica regalandoci scorci suggestivi, belli da fotografare e ammirare. Graziosi caffè e locali affollano il lungofiume dove, soprattutto di sera, l’atmosfera si riempie di magia. Dicevamo dei ponti, due sono i più famosi: il primo è il ponte dei draghi , originariamente chiamato Ponte del Giubileo; venne costruito nel 1900 per onorare i 40 anni di regno dell’imperatore Francesco Giuseppe I (1848-1888) rinominato in seguito ponte dei draghi in riferimento alle mostruose creature collocate ai quattro angoli dello stesso, simboli presi dallo stemma di Lubiana, città che, secondo la mitologia, fu fondata da Giasone, l’eroe greco che uccise il drago che viveva nella palude vicino alla sorgente del fiume Ljubljanica. Per via dell’aspetto terrificante dei draghi sui piedistalli, i locali l’hanno ironicamente soprannominato “suocera”.
il secondo è uno dei simboli della città ed è il triplice ponte ; In verità, quando fu costruito (1842), era un comune ponte in pietra a singola arcata sul Ljubljanica, poi nel 1930 a causa dell’aumento del traffico cittadino, su progetto dell’architetto Jože Plečnik furono aggiunti altri due ponti pedonali che andarono ad affiancare il ponte già esistente.
Decidiamo quindi proseguire la visita recandoci nella parte alta della città, verso il castello che la domina.
Sulla cima della collina chiamata Grajska Planota si erge il castello più antico di Lubiana da dove è possibile ammirare la città in quasi tutta la sua interezza.
Passato nel corso dei secoli di proprietà in proprietà dei vari regnanti, oggi il castello è una popolare destinazione turistica in cui si svolgono concerti, eventi culturali, mostre e spettacoli.
Il sole del pomeriggio è caldo, per cui tappa quasi obbligata è visitare poco lontano dal centro di Lubiana, il parco Tivoli, il più grande parco della città. Luogo ideale per passeggiare, giocare o incontrarsi. Nel parco, oltre a viali alberati e giardini, troviamo numerose statue e fontane, uno stagno e un piccolo giardino botanico, una vera oasi di refrigerio per le giornate estive più calde.
Caratteristica principale del parco è però la passeggiata ampia e dritta che dall’ ingresso principale conduce al seicentesco Castello di Tivoli sorvegliato da quattro sculture di cani, che oggi ospita la Galleria Tivoli – Centro internazionale d’arte grafica.
La giornata volge al termine e dobbiamo tornare al campeggio , ma sicuramente questa piccola capitale a misura d’uomo, ci ha regalato delle belle sensazioni con la sua atmosfera allegra e rilassata.
Lasciamo Lubiana per raggiungere Rovigno in Croazia, dove abbiamo prenotato(per non correre rischi dato il periodo: 19 agosto), una piazzola presso il Campeggio Polaris.
Quando arriviamo, dopo poche ore di viaggio, il campeggio ci fa subito un’ottima impressione perché nonostante le sue grandi dimensioni, sembra di essere in un piccolo villaggio, tanto regna la quiete e l’ordine ed il tutto a due passi da un mare splendido.
La piazzola che ci è stata assegnata, è spaziosa, ombreggiata e comoda ai servizi igienici che sono nuovi e puliti.
Come la maggior parte dei campeggi in Croazia la vegetazione arriva fino alla spiaggia la quale è composta prevalentemente da ciottoli.
Con nostra sorpresa la temperatura dell’acqua è piacevole anche se nuotiamo circondati da tantissime meduse fortunatamente innocue…
La mattina seguente partiamo con le nostre bici dal campeggio seguendo la bella pista ciclabile che costeggia il litorale e che offre ristoro grazie ad alcuni chioschi che si trovano lungo il percorso e dove con poche Kune, si possono gustare dei buoni secondi piatti di salcicce e patatine fritte, ottimi panini e molto altro e sorseggiare della buonissima birra. Attraversiamo anche il bellissimo parco forestale Punta Corrente e dopo aver pedalato per circa 7 chilometri, raggiungiamo Rovigno.
Rovigno è una delle città più belle della Croazia. Non può sfuggire a livello architettonico la fortissima influenza veneziana. Non solo nella sua splendida cattedrale, ma anche nel quartiere intorno al porto. Al vecchio molo troverete pronti ad accogliervi piccoli ristoranti, trattorie e caffetterie in un clima davvero cordiale. Da una economia prevalentemente basata sulla pesca, oggi Rovigno è la meta turistica più visitata in Croazia. Per diversi anni ha registrato un record di 3 milioni di pernottamenti durante la stagione estiva. Ai suoi ospiti offre una ricca scelta di sistemazioni tra cui alloggi privati, hotel, villaggi turistici, camping .
Percorrendo tutta una serie di strade lastricate si arriva alla Cattedrale di Sant’Eufemia il cui imponente Campanile fa bella mostra di sè.
Prima di partire avevamo letto ottime recensioni circa il Ristorante Torkolo e possiamo confermare che abbiamo mangiato ottime portate a base di pesce con un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Per il compleanno di nostro figlio decidiamo di fargli una sorpresa portandolo a fare una gita in barca compreso di pranzo a bordo, lungo la costa fino all’interno del Fiordo del Canale di Leme lungo 10 chilometri e con ripide scogliere ai lati.
Dopo circa due ore, sbarchiamo per visitare la grotta dei Pirati all’interno del fiordo. Questa è visitabile dietro un piccolo obolo e, dalla torretta, si osserva buona parte del fiordo dall’ingresso fino agli allevamenti di ostriche, cozze e pesci.
Tuffandoci in queste acque limpide, ci siamo imbattuti in queste splendide stelle marine, che abbiamo subito rimesso in acqua giusto il tempo di uno scatto fotografico!
Riprendiamo il battello per ritornare in campeggio con la speranza di incontrare qualche delfino, speranza che purtroppo è andata delusa.
La settimana in Istria a Rovigno è passata velocemente regalandoci giornate piene di attività ma anche momenti di sano relax.
Sicuramente un posto in cui tornare, con il resto della famiglia!
Sulla strada del ritorno non possiamo non fermarci a Trieste e decidiamo di sostare in un campeggio situato nella zona di Opicina (zona collinare) nel Campeggio Obelisco . Purtroppo essendo in questo periodo estivo la famosa tramvia-funicolare ferma per manutenzione, abbiamo dovuto servirci del pullman di linea che in circa 15 minuti ci ha portato nel centro della città.
Trieste è una città elegante, ordinata che emana ancora il fascino di quello che fu il principale sbocco marittimo dell’impero Asburgico.
Bellissima la Piazza Unità d’Italia che è la più grande piazza in Europa ad affacciarsi direttamente sul mare, dalla quale si vede il porto dove sono attraccate le grandi navi da crociera. E’ impressionante vederle così da vicino quasi fossero parcheggiate in strada.
Trieste è famosa per i suoi caffè letterari visto che ha dato i natali a due grandissimi della letteratura italiana: Italo Svevo e Umberto Saba. Di quest’ultimo in pieno centro, esiste una statua in bronzo.
Non poteva mancare una visita al Castello di San Giusto posto su un colle, che è una fortezza – museo.
Una scalinata porta sulla terrazza panoramica, da dove si passa nell’enorme cortile pensato per una piazza d’armi, ed oggi sede di molte manifestazioni culturali, teatrali e canore. Dai margini del cortile si può salire sugli spalti da dove si gode una spettacolare vista della città.
Questa vacanza ha superato le nostre aspettative; ci sentiamo arricchiti nello spirito, pieni di energie e già proiettati verso le prossime mete…
Ci scopriamo di anno in anno sempre di più amanti dei viaggi e ci fa piacere condividere con altri le nostre esperienze ed emozioni!
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