Finalmente Tenerife!!!
Periodo: dal 12 al 19 maggio 2018 – Mezzo: Aereo + auto a noleggio – Viaggio di coppia
Sabato 12 maggio 2018
Siamo pronti! Le ultime raccomandazioni ai nostri figli prima della partenza e alle ore 9.30 ci mettiamo in viaggio verso l’aeroporto di Bergamo Orio al Serio.
Giunti sul posto intorno alle 11.15, lasciamo la macchina al ParkingGO e veniamo accompagnati all’aeroporto distante pochissimi chilometri, da un servizio navetta.
Partenza del volo: ore 14.00
Una volta saliti sull’aereo e sistemati, il pilota ci comunica che a causa dello sciopero dei controllori di volo di Marsiglia, faremo un giro un po’ più largo che ci farà ritardare di un’ora!
Appena sbarcati, raggiungiamo il servizio di autonoleggio CICAR subito fuori l’aeoroporto di Tenerife Sud per ritirare la macchina che avevamo a suo tempo prenotato.
Raggiungiamo dopo circa 40 km l’Hotel Los Dragos che si trova a Puerto de Santiago.
L’appartamento si trova al 4° piano, è molto luminoso ed ha un terrazzo con vista mare. Una meraviglia!
Lasciamo le valigie e andiamo a cena poco distante dal nostro hotel, presso la trattoria Tasca Juanito dove abbiamo molto apprezzato le pietanze proposte e la simpatia del proprietario. La cucina è casalinga e l’ambiente è molto gradevole. Sublimi i saquitos de pasta filo con camaròn! (sacchettini di pasta fillo con gamberetti).
Domenica 13 maggio 2018
Scendiamo di buon’ora nella sala ristorazione del nostro Hotel per fare una abbondante colazione. Nulla a che vedere con le colazioni che abbiamo fatto a Fuerteventura. Purtroppo le portate sono prevalentemente a base di carne: salsicce, pancetta, spezzatino di maiale, wurstel e c’è poca varietà nei piatti. Anche i dolci (a parte i churros molto buoni), sono molto deludenti.
Dal momento che il tempo non è un granchè, decidiamo di andare a Puerto de la Cruz sulla costa ovest di Tenerife.
La cittadina si presenta piena di salite ripide alternate a discese e noi ci rechiamo verso il centro e da lì alla spiaggia di sabbia nera . Ci sono molti scogli e, nonostante il mare sia molto agitato, alcuni surfisti si divertono a cavalcare le onde.
Poco più in là, proseguendo sul lungomare, vediamo le piscine di acqua naturali (tutte dotate di comode scalette in acciaio) ma purtroppo, a causa del mare molto agitato, sono tutte sommerse dall’acqua.
Dopo aver girato per le vie del centro storico che, anche se piccolino offre nelle piazze molti eventi musicali, entriamo nel Café de Paris che si trova a Av. de Cristobal Colón, 2 che ci lascia senza parole per la bellezza quasi retrò dell’arredamento sia interno, che esterno.
Ci lasciamo alle spalle Purto de la Cruz per dirigerci verso La Orotava.
Questo paesino è veramente delizioso , le case sono coloratissime e il centro storico molto curato. Nulla è trascurato: neppure le panchine che sembrano tutte nuove per quanto sono ben tenute.
Un ultimo sguardo a La Orotava e si parte per raggiungere Masca!
Dopo una serie di tornanti che mettono a dura prova chi soffre il mal d’auto, è un susseguirsi di panorami mozzafiato. Ci troviamo nel parco del Teno. Le montagne sono verdi, e gli alberi sono altissimi creando un paesaggio che assomiglia tantissimo alla vegetazione del Centro America. Tutto è molto rigoglioso. La strada è molto ben tenuta ma parecchio stretta, e il transito contemporaneo di due auto è difficoltoso, quindi bisogna prestare molta attenzione!
Siamo molto fortunati a trovare a Masca l’unico posto libero nel parcheggio che si trova a pochi metri dall’entrata principale del borgo. Il posto è incredibile: si dice che questo villaggio un tempo fosse un nascondiglio di pirati! Da qui partono escursioni lungo il Barranco di Masca : dopo tre ore di camminata si raggiunge la spiaggia e se prenotato, si viene prelevati da un battello che riporta sulla terraferma.
Le case sono tutte arroccate su creste rocciose e circondate da una vegetazione che va dalle agave alle palme ai cactus e molte altre piante che sono un tripudio di colori e profumi.
Troviamo alla fine del percorso un bar dove possiamo dissetarci con del succo di cactus, un po’ amarognolo ma molto dissetante.
Riprendiamo la via del ritorno e decidiamo di andare a cenare in qualche localino a Los Cristianos.
In pieno centro ci colpisce un locale per l’offerta allettante che ci viene proposta: sei tapas con portate molto abbondanti e due bei boccali di birra media il tutto al costo di euro 20. Il locale in questione è il Blue Cave.
Lunedì 14 maggio 2018
Dopo aver fatto una abbondante colazione in albergo, andiamo a vedere la famosa Playa de Los Cristianos che risulta essere una bella spiaggia di sabbia dorata, con un mare pulito di un bel colore azzurrino, anche se la temperatura dell’acqua è decisamente troppo fredda.
Dopo aver preso il sole per alcune ore decidiamo di recarci al Lago di Abama e dopo aver superato lo spettacolare Resort Abama di stile etnico/africano, ammiriamo dall’alto la bellissima Playa La Abama. Ci ripromettiamo di tornarci con calma l’indomani.
Decidiamo di andare a cenare ad Adeje per gustarci della paella in qualche ristorantino sulla spiaggia. Ci convince anche per l’allettante offerta e la bellezza del locale un ristorante molto elegante con vista mare. Scelta azzeccatissima: ci hanno servito una paella veramente buona il tutto accompagnato da una deliziosa sangria. Prezzo in totale 27 euro.
Giornata intensa anche questa di oggi; rientriamo in hotel stanchi ma soddisfatti.
Domani abbiamo intenzione di fare un’escursione in battello per ammirare da vicino Los Gigantes e speranzosi di poter vedere le balene pilota e i delfini.
Martedì 15 maggio 2018
Raggiungiamo il porto di Los Gigantes e siamo fortunati a trovare subito parcheggio. Ad ogni modo sul molo, esiste un parcheggio a pagamento e la sosta costa 2 euro l’ora.
Alle ore 11 è prevista l’uscita in mare con la motonave Nashira Uno Whale & Dolphin Cruises che ci farà fare un giro della durata di 3 ore e verrà servito il pranzo a bordo. I membri dell’equipaggio sono molto simpatici e ci promettono che al 90% avremmo visto sia le balenottere che i delfini e speranzosi ci imbarchiamo.
Passiamo davanti alle gigantesche scogliere ed è pura emozione. Uno spettacolo che fa venire la pelle d’oca.
Proseguiamo mentre i nostri occhi scrutano avidamente l’orizzonte e tutto intorno, il tutto per una buon’ ora, quando finalmente, avvistiamo alcune balene pilota. Sono tre: la madre con i suoi due piccoli. I membri dell’equipaggio sono stati molto pazienti nel cercare di avvicinarsi a loro il più possibile, per permetterci di scattare foto e fare video, ma tutto nel massimo rispetto di questi bellissimi animali.
Emozionante davvero poterle vedere così da vicino! Balene viste ma niente delfini. Dopo circa 30 minuti però, ci imbattiamo in un gruppo che ci taglia la strada e, giusto il tempo di poterli ammirare in tutta la loro giocosità, si dileguano velocissimi.
Era il nostro sogno poterli vedere nel loro ambiente naturale. Siamo proprio felici! Ancora emozionatissimi, con nostra grande sorpresa un membro dell’equipaggio ci consegna un certificato di avvistamento. Un dono veramente inaspettato e molto gradito!
Proseguiamo la navigazione diretti alla spiaggia di Masca. Non è possibile sbarcarvi in quanto ci sono stati dei recenti crolli, ma il battello getta l’ancora a una decina di metri da essa e ci viene servito del pranzo caldo e una buona birra gelata.
Alle ore 14.00 rientriamo al molo e decidiamo di tornare alla Playa Abama.
Questa spiaggia è raggiungibile a piedi dopo aver parcheggiato l’auto e aver percorso circa 800 metri in discesa su strada e circa 100 metri di un sentiero a serpentina che porta alla spiaggia. Il percorso non è molto agevole e mette a dura prova le ginocchia. E’ presente anche un servizio di funivia funzionante solo per la risalita.
La spiaggia dorata è poco affollata ed il mare di un verde smeraldo! Ai lati della scogliera c’è una camminata e alcune piscine naturali con comodi scalini di pietra e scalette in acciaio. Gli scogli sono popolati da grandi granchi alcuni neri e altri di un bellissimo colore rosso mischiato al giallo e al nero.
Riusciamo a farci finalmente una nuotata in quanto l’acqua non è particolarmente fredda. Che bello il primo nostro bagno a Tenerife! Occorre però essere prudenti perché le correnti sono veramente forti e decidiamo di non allontanarci troppo dalla spiaggia. Saggia decisione dal momento che abbiamo incontrato qualche difficoltà ad uscire dall’acqua. La potenza del mare è davvero impressionante…La spiaggia è ben attrezzata ed è presente anche un bar ristorante molto elegante che ben si inserisce nel contesto circostante. Restiamo in spiaggia fin quasi l’imbrunire.
Convinti di poter usare la funivia per risalire in strada, scopriamo invece che la possono utilizzare solo i clienti del resort, così al fine di evitare una sfacchinata a mia moglie, decido di andare a prendere la macchina e scendere con questa giusto il tempo di farla salire in macchina, in quanto è consentito sostare solo per pochi minuti.
Mercoledì 16 maggio 2018
Oggi siamo diretti in direzione Nord a vedere la famosa Playa de Teresitas, spiaggia nota anche per la sabbia che è stata importata dal deserto del Sahara ma che dicono essere molto bella.
Dista da Puerto de Santiago circa 100 km. Per arrivarci dobbiamo attraversare la città di Santa Cruz, capitale di Tenerife. Lungo il litorale troviamo il porto con cantieri navali e zone industriali quindi non è un bel vedere. La presenza anche di alcuni grattacieli vicini al mare sono un’ ulteriore nota di disturbo.
Finalmente lasciamo Santa Cruz ed arriviamo alla Playa de Teresitas. La spiaggia lunga e larga è ottimamente attrezzata e ci sono bellissime palme piantate nella sabbia.
Purtroppo inizia a piovere e fa freschettto e nel rientrare in macchina notiamo su una collina di spalle alla spiaggia, un raggruppamento di case tutte colorate. Che bella nota di colore!
Sentiamo il bisogno di un buon caffè e quindi ci mettiamo alla ricerca di un bar e decidiamo per il Bar El Muellito Francis y Nino situato in 17 Calle Dique sul lungomare di San Adrés. Bar molto modesto ma il proprietario molto simpatico ci ha preparato un ottimo caffè. Uno dei migliori bevuti finora fuori dall’Italia…
Risaliamo in macchina e ci dirigiamo a La Laguna una cittadina che dista circa 20 km e che è stata dichiarata Patrimonio dell’ Unesco. Cittadina carina ma che non ci ha emozionato particolarmente.
Il vento è molto forte lì e l’abbigliamento leggero ci fa tremare (ci sono 16 gradi) così decidiamo di entrare in un locale per ripararci e rifocillarci. Il locale in questione si chiama 100 Montaditos ed il mercoledì e la domenica servono una vasta scelta di panini a 1 euro e dell’abbondante insalata mista a 2 euro.
Ritorniamo velocemente alla macchina per recarci a La Candelaria, dove in una bellissima piazza è situtata la Basilica di Nostra Signora della Candelaria, patrona dell’isola di Tenerife e dove sulla passeggiata del lungomare possiamo ammirare le 9 statue dei Re nativi di Tenerife.
Il tempo è sempre brutto ma decidiamo lo stesso di raggiungere la spiaggia di El Medano. La spiaggia è molto ampia e selvaggia, battuta da forti venti e proprio per questo, frequentata da tantissimi surfisti.
Siamo ormai a pomeriggio inoltrato ma vogliamo ancora vedere la famosa spiaggia di Las Americas, ma quando arriviamo, restiamo molto delusi. La spiaggia è di sabbia grigia molto compatta, troppo, e piena di sassi. Assomiglia molto alle spiaggette presenti lungo i fiumi. Un cordone di rocce la divide dal mare e anche qui tantissimi surfisti che si divertono a cavalcare le onde.
Las Americas ci ha deluso per la spiaggia ma ci è piaciuta molto al suo interno in quanto ci sono tantissimi negozi eleganti e bellissime gallerie commerciali. Non mancano ristoranti e luoghi di divertimento e per questo pullula di gente. Anche la movida è impressionante.
Giovedì 17 maggio 2018
Il Teide ci attende! Dopo aver guidato per circa 60 km lungo una strada panoramica mozzafiato circondati da boschi di sempreverdi e da nuvole che sembrano tanti batuffoli di soffice cotone poste sotto di noi, l’impressione è quella di essere a bordo di un aereo.
La formazione rocciosa chiamata “los Roques de García” (Le Rocce di García) si offre alla nostra vista in tutta la sua bellezza dominando il Llano de Ucanca (pianura de Ucanca) una vasta pianura del Parco Nazionale. Sono formazioni rocciose che a seguito di un accumulo di più strati di diversi materiali si presentano con delle curiose forme. Da qui parte un sentiero per fare trekking.
Proseguendo arriviamo al Belvedere La Ruleta da dove possiamo ammirare lo Llano de Ucanca . Spettacolo incredibile!
Solo qui cresce in primavera, una spettacolare pianta dal nome Tajinaste rojo (echio rosso), di forma lanceolata che può raggiungere i due metri di altezza.
Riprendiamo la macchina e saliamo fino a quota 2.356 dove si trova la funivia. Ci aspetta un’oretta circa di coda e ne approfittiamo per visitare il negozio di souvenir lì accanto.
Il costo del biglietto è pari a 27 euro mentre per i locali il prezzo è decisamente inferiore. La salita in funivia dura una quindicina di minuti e si arriva alla stazione superiore,La Rambleta, a 3.555 metri di altezza. Da lì la vista è stupenda.
Percorrendo gli itinerari segnalati, si arriva al Belvedere di La Fortaleza e di Pico Viejo dove si può ammirare sia versante nord che quello sud di Tenerife. Per raggiungere la cresta del vulcano occorre prenotarsi molto tempo prima perché il numero dei visitatori giornaliero è limitato per preservare l’ecosistema del vulcano. Noi non siamo riusciti e quindi ci dobbiamo accontentare di vederla dal basso. Il Teide è un vulcano attivo e riusciamo dal punto dove ci troviamo a scorgere alcuni fumi che fuoriescono dalla sua bocca.
Lungo il percorso, siamo circondati da massi di rocce vulcaniche e nuvole e facciamo inizialmente fatica a respirare perché il corpo deve pian piano abituarsi a questa altitudine: ci siamo dovuti fermare più volte per riprendere fiato e poter proseguire più agevolmente.
Con nostra grande sorpresa in alcuni tratti del cammino vediamo ancora cumuli di neve nonostante siamo a maggio inoltrato.
Ora è tempo di rientrare. E’ stata una giornata molto bella e ricca di emozioni. Non si può venire a Tenerife senza visitare questi luoghi. Sarebbe veramente un peccato non vederli!
Venerdì 18 maggio 2018
Volevamo rilassarci in questo giorno per prendere un po’ di sole ma oggi giornata nuvolosa qui a Tenerife. Andiamo lo stesso alla Playa de Los Cristianos con la speranza che ci sia una schiarita ma niente da fare. Le ore scorrono e le condizioni meteo non migliorano.
Durante una camminata lungomare ci sorprende un signore che ha realizzato, con il solo utilizzo della sabbia mista ad acqua, “L’ultima cena”.
Delusi per la giornata rientriamo a Puerto de Santiago e ne approfittiamo per vedere il mare all’imbrunire dalla Playa de la Arena che si trova a poche centinaia di metri dal nostro albergo.
Rientrati in albergo a malincuore, prepariamo le valigie e ci godiamo per l’ultima volta la bellissima vista dell’oceano, dalla nostra terrazza.
Sabato 19 maggio 2018
E’ bello svegliarsi e intravedere tra le tende il mare ed il suo colore. Usciti in terrazza si respira l’aria di mare e si sente il suo odore salino. Che sensazione bellissima..
Torniamo a Playa de la Arena che presenta una sabbia nerissima e brillantissima con degli scogli ai lati ed un servizio di salvataggio veramente scrupoloso. I bagnini ininterrottamente fanno la spola da una parta all’altra della spiaggia. Riusciamo anche qui a farci un’ ultima nuotata in queste acque limpidissime.
Ormai è quasi ora di rientrare in quanto dobbiamo lasciare la camera d’albergo entro le ore 12.00.
Ci permettono di lasciare ancora in hotel le valigie per poter approfittare ancora di qualche ora di relax prima di raggiungere l’aeroporto di Tenerife Sud. Purtroppo il tempo è sempre pessimo.
Recuperiamo le nostre valigie e ci dirigiamo all’aeroporto dove consegniamo la macchina che avevamo preso a noleggio.
Volo in partenza alle ore 18.10.
La vacanza ci ha regalato forti emozioni soprattutto per quanto riguarda il lato paesaggistico interno dell’isola.
Avremo sempre nel nostro cuore Los Gigantes, il Teide, Masca, La Oratava e alcune delle spiagge che ci sono particolarmente piaciute. Abbiamo apprezzato molto la temperatura costante dell’isola ed i colori del mare nelle varie ore del giorno.
Todo fue bien .. Hasta la vista Tenerife!
Curiosità:
- Non esistono parcheggi a pagamento neanche sul lungomare
- Lungo le strade dell’isola non si paga nessun pedaggio
- Costo della benzina circa 0,90 centesimi/litro