Nelle profondità di Marsa Alam

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Paese:  Egitto, Marsa Alam
Data: Settembre 2015

Questo viaggio che ora vi racconterò,  oltre ad essere il primo che intraprendevo al di fuori dell’Italia è stato anche il primo in aereo.
Siamo partiti prestissimo con il mio gruppo di subacquei in direzione Milano Malpensa per andare a prendere l’aereo, e dopo poche ore di attesa per il check-in siamo partiti. Il viaggio è durato all’incirca 4 ore e siamo rimasti colpiti dal fatto che una volta arrivati ci fosse un sole così ardente; a Torino d’altronde c’era un freddo incredibile.
Il villaggio turistico, Blue Lagoon, dove ho soggiornato era convenzionato con Settemari e non ho praticamente mai avuto bisogno di comunicare in inglese essendo il personale quasi interamente italiano.

Villaggio Blue Lagoon (poco dopo il tramonto)

Il primo giorno è stato di assoluto relax, e l’ho interamente passato sulle sdraio imbottite e sulla sabbia bianca delle spiagge.  Stare lontano dal mare era praticamente impossibile visto che era caldissimo e assolutamente calmo, ma sopratutto c’era la possibilità di vedere  dei pesci semplicemente camminando verso l’orizzonte del mare ed avvicinandosi ad alcuni scogli che si intravedevano sotto il pelo dell’acqua.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’unica pecca del villaggio, erano a mio avviso le attività serali, perfette per bambini e genitori, ma non adatte ai ragazzi di più o meno vent’anni che si dovevano accontentare dei bar si aperti, ma non dotati di musica adatta.
Tolto questo le giornate passavano in un batter d’occhio e durante questi 5 giorni in quell’angolo di paradiso, si poteva godere di tutto il relax e il divertimento possibile.
La mia esperienza si è basata principalmente sulle immersioni. Con il mio brevetto Deep avevo la possibilità di raggiungere i 40 metri di profondità, ma in Egitto per vedere paesaggi sottomarini degni di nota basta scendere anche soli a 10 metri.
Le giornate tipo iniziavano al mattino presto partendo con una navetta che ci conduceva nelle spiagge più sperdute a fare le immersioni che duravano di solito fino alle 13, permettendoci di effettuare più o meno due immersioni in una sola mattina.
Le prime due mattinate di immersioni sono state le più leggere immergendoci a circa 18/20 metri per osservare dei semplici relitti invece nelle giornate successive siamo invece andati a vedere dei fondali profondi circa 15 metri; la comodità di fare immersioni così poco profonde è data sia dal fatto di non soffrire troppo il freddo relativo alla profondità e sia quella di  poter di rimanere sott’acqua più tempo consumando meno ossigeno e godendosi a pieno l’immersione.

 

 

 

 

 

La terza giornata è stata probabilmente una delle più belle della settimana perché abbiamo fatto un’escursione “full day” al Dolphin Reef a bordo di uno yatch, e già durante la navigazione verso questa barriera corallina diversi delfini ci facevano compagnia. Una volta giunti al punto di attracco un muro di coralli ci accolse invogliandoci a buttarci immediatamente in quest’acqua dai mille colori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Calata finalmente l’ancora siamo scesi dalla barca dotati di pinne e maschera e abbiamo fatto un bagno con i delfini; inutile dire che è stato davvero molto emozionante .
Finito questo bagno abbiamo pranzato e dopo un sonnellino siamo andati a fare un’immersione un po’ più lontano dalla barriera per poi tornare al villaggio ed al relativo relax serale.
La giornata più bella in assoluto è stata la quarta, perché a parte la sveglia  anticipata alle 5  del mattino (le 4 italiane), siamo partiti con la nostra attrezzatura e un pugno di persone del mio gruppo, alla volta di in una piccola spiaggia lontana  circa  un’ora dal nostro villaggio per fare un’immersione a dir poco spettacolare.
Durante il tragitto a bordo del gommone che ci avrebbe condotto al punto d’immersione, molti di noi a fatica nascondevano la tensione; io personalmente riuscivo solo a provare tanto entusiasmo.
Questa è stata l’immersione più profonda di tutta la vacanza coi suoi 40 metri e si è svolta costeggiando un’immensa parete ricoperta di coralli; ma il momento saliente è arrivato durante la risalita perché abbiamo incontrato gli animali che ci avevano spinto a fare tanta strada: gli squali Longimanus.
E’ stato a dir poco emozionante vedere da vicino questi animali e vedere come anche loro fossero incuriositi dalla nostra presenza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Finita l’immersione e risaliti sul gommone, vedevamo ancora le pinne degli squali uscire dall’acqua come se volessero darci l’ultimo saluto.
Il pomeriggio e tutto il giorno successivo sono stati trascorsi in assoluto relax  e il pomeriggio dell’ultimo giorno siamo andati a visitare la spiaggia delle ninfee.
Qui finisce il mio viaggio a Marsa Alam , un viaggio che mi è rimasto nel cuore assieme al mare, alle immersioni e ai suoi bellissimi tramonti.

 


 

 

 

 

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